I love the way it hurts.

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Erin;
view post Posted on 17/2/2011, 19:20




Faccio alcune premesse. L'ho scritta di sera tardi,di fretta,piangendo ed ascoltando la canzone da cui è nata. E' una Scozia x Inghilterra,una delle mie OTP.
Ovviamente è una mia interpretazione personale del pg di Scozia.
Spero non vi faccia schifo .//."
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You ever love somebody so much You can barely breathe?

<<bastardo.>>
Impreco fra i denti digrignandoli mentre stringo i pugni così forte da sentire le unghie penetrarmi nella carne,sento le mani prudere. Sto per scoppiare,lo so e non è una cosa positiva. Sto per dare di matto,ma nessuno sembra accorgersene.
Perché mai nessuno s’accorge di come io stia?
Forse perché passo sempre per il tipo strafottente ed insensibile?
Mi stringo nel cappotto nero,lungo fino a sopra il ginocchio ed a grandi falcate mi dirigo verso l’interessato. Chi? Il biondo con gli occhiali e la faccia da coglione totale,sì … L’americano che sembra non volerla smettere di star appiccicato ad Arthur.
Ridono e mi da fastidio,odio vederli felici,odio vedere Arthur sorridergli ed arrossire a parole che non ho sentito e che non voglio nemmeno sapere poiché consapevole che potrei arrivare ad uccidere.
Non abbiamo mai avuto un rapporto semplice io e lui e mai lo avremo,poco ma sicuro.
Non stiamo assieme,non siamo fidanzati e non so nemmeno se io l’ami e se anche fosse così,non lo saprebbe mai. Ho chiuso il mio cuore ai sentimenti parecchi anni fa,quando ottenni la mia libertà a caro prezzo.
La perdita di un fratello minore.
Non mi è mai passata,non ho mai perdonato ed ogni volta che ci penso mi sento lo stomaco in subbuglio,come se volessi vomitare. Ogni ricordo di quel giorno è ancora vivido dentro di me e non so se mai riuscirò mai a cancellarlo,non credo nemmeno di volere. Come potrei mai cancellare le ferite se ancora sanguinano ogni volta che esse vengono riaperte?
Li guardo in disparte quando l’altro prende l’inglese dal polso,non so dove lo voglia portare,cosa voglia fare,cosa voglia dirgli e nemmeno m’interessa!
Un impeto di rabbia animalesca inizia a scorrere,fuso al mio sangue,non ce la faccio ed avvicinatomi come una furia,prendo una bottiglia di birra dal tavolo del bar più vicino a me e con un gesto fulmineo e violento la scaravento sulla testa di Alfred che cade scosso e quasi svenuto,come se non bastasse gli assesto un pugno sulla mascella ed è allora che sento delle persone bloccarmi dalle braccia, mi dimeno. Sono incazzato,mi sento un animale che per difendere il proprio territorio è disposto alla qualsiasi cosa. Arthur sorregge l’americano fra le due braccia e lo scuote preoccupato,si volge verso di me e mi guarda,deluso ed amareggiato. Torna alla sua preoccupazione principale che non sono io e mentre continuo a muovermi,spintono via quegli stronzi che mi bloccano per uscire dal locale. Prendo a calci tutto quel che mi capita a tiro,lo distruggo,lo frantumo mentre sente gli occhi pizzicare. Perché sempre lui? Perché?!
Cammino lungo le vie della città sentendo gocce di pioggia bagnarmi il viso,così in un movimento lento mi porto il cappuccio sulla testa,come se volessi celarmi,proteggermi,nascondermi. Non ho una meta,non ho niente. Sono solo,lo sono sempre stato e l’ennesimo dolore al petto mi fa ringhiare come un animale appena ferito.
Avrò anche sbagliato a picchiarlo,ma non me ne pento dannazione! Non me ne pento! Sento il suono della sirena dell’ambulanza impazzito,il mezzo corre verso la direzione opposta,quella che ho appena lasciato.
Mi sento bruciare,sento le fiamme dell’inferno fuori uscire del mio corpo. Sono maledetto?
Cos’ho che non va? Perché … Mi stringo il cappuccio nervoso e le lacrime fuoriescono bastarde ed incessanti,ma nessuno può notarlo sta piovendo ed io sono ormai fradicio e nonostante sia così sento ancora quelle fiamme trapassare la mia pelle,come i ricordi trapassano la mia mente.
Ero piccolo ed ero felice,erano i giorni più belli della mia vita! Avevo qualcuno che mi stesse accanto,perché proprio io ho dovuto lottare e perderlo per qualcosa che mi spettava di diritto?
Avrei dovuto perdonare come aveva fatto anche lui con Alfred? No che non posso!
Rido divertito benché non ci sia nulla di divertente,benché vorrei davvero essere una persona normale e morire. Che senso ha essere immortale per sentirsi impazzire come un dannato?
<<che senso ha vivere se nessuno ti sta accanto? Che senso ha vivere se nessuno riesce a sopportarti e capirti? Che senso ha vivere per sempre sapendo che la realtà sarà questa per sempre?>>
Parlo da solo? Eppure le parole escono sussurrate dalle mie labbra dalle quali discendono gocce di pioggia miste alle mie stupide lacrime. Chi dice che un uomo non possa piangere? Non ha sentimenti anche lui?
Sono solo,nessuno mi ha seguito,tantomeno lui. Che potevo aspettarmi?
Dovrei imparare a trattenermi,ma essere uno zotico scozzese comporta anche questo.
<<but that's alright because I like the way it hurts … >>
In fondo lo so anche io che continuerà così per … Sempre? Un sorriso,uno di quelli amareggiati ed arresi solca le mie labbra mentre vedo una luce che mi abbaglia,non è nulla di positivo. Non è magia.
E’ solo una casa in fiamme,che brucia e di cui presto non rimarrà altro che cenere e che presto verrà sostituita da una migliore. Solo che essa può permetterselo di morire,lui? Nemmeno quello può.
<<and I love it the more that I suffer … >>
Solo,sotto la pioggia,debole osservo quella casa per poi alzare gli occhi al cielo. Possibile che nemmeno la pioggia potesse spegnere quelle fiamme e porre fine alle sofferenze di chi sta bruciando? Non c’è niente che possa farlo? Oh,che divertente la vita che ti prende in giro. Davvero divertente.
Mi allontano da quel luogo,le lacrime hanno smesso di scivolare via e stavolta,saranno davvero le ultime.

“Where you going? I'm leaving you …”

<<goodbye brother. >>
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Probabilmente è piena di errori però,giuro... L'ho scritta con cuore ;w;
 
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